A-5491 di Stefania Pascucci

“Il progetto è nato dall’incontro con un anziano signore, Alberto Sed, che aveva vissuto durante la sua adolescenza, l’esperienza tremenda del campo di concentramento ad Auschwitz, insieme alla mamma e alle sue sorelline, tutte rimaste uccise nel lager ad eccezione di Fatina che con lui avrà la fortuna di sopravvivere a quell’inferno. Dai drammatici ricordi e racconti di Alberto che ho ascoltato dalla sua voce a volte flebile e dalla breve frequentazione che ho potuto avere con lui grazie alla sua disponibilità nella sua casa romana, (lo avevo conosciuto per motivi professionali qualche anno prima) nel 2018 è scaturito questo lavoro in bianco e nero. Alberto ora non c’è più ma serbo la viva memoria di ciò che egli ha vissuto e della sua volontà di continuare a raccontare ciò che è stato perché più non si ripeta.”

Stefania Pascucci

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