“Nella pineta bruciata” di Simone Consorti

Ascolta meglio, Ermione
non piove
Quello che senti non è il ticchettio
delle gocce sulle foglie
ma il crepitio
di un incendio più forte delle doglie
Sulle tue braccia nude
non arrivano zampilli
ma schizzi di legno e lapilli
Tutta la pineta è evaporata
a poco a poco
e quel che resta è zuppo di fuoco
Dove andavamo a sdraiarci
e ad attendere i sogni, quel luogo
se lo sta mangiando il rogo
Un paesaggio a carboncino quel verde
un deserto
un vuoto a perdere
Ascolta
il minuto di silenzio delle cicale
e in lontananza il soffio
incurabile del mare
Ogni ramo rassomiglia alla sua ombra
e ormai fan lo stesso suono
I tronchi che cadono e il tuono

Nel luglio 2017 un incendio doloso ha devastato più di 200 ettari della pineta secolare di Castel Fusano. Nonostante l’impiego massiccio dei Canadair i roghi e i focolai sono stati domati solo dopo diversi giorni e la colonna di fumo è rimasta visibile fino a dieci chilometri di distanza. Una nube fitta è calata sul litorale di Roma. A mesi di distanza, i danni al patrimonio ambientale e faunistico sono da considerarsi incalcolabili.

© Simone Consorti
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CREDITS

ph: Simone Consorti

model: Valeria Fraticelli

MUA: Chiara Randello