La fotografa Roberta Manzin ci racconta e spiega il suo lavoro:
Il titolo è “Tre Passi” per la distanza tra me e la macchina fotografica.
“Tre passi” è un progetto rappresentato in forma dialogica, di dittici, intimo) di autoritratto, di dialogo dentro- fuori, nello specifico tra me la finestra come simbolo; un tentativo di portar fuori-proteggere, un’apertura-accettazione, una fantasia-realtà, un privato-pubblico; la scelta della finestra come rappresentazione, un passaggio obbligato tra quello che sono e vedo, tra ciò che vedo e non tocco-non permetto di toccare. La finestra è anche un vedere attraverso, una proiezione del mio sentire che posso condividere, o proteggerne segreti, che posso riflettermi, che posso proiettare/eco di cicatrici, che ammette incognite. L’autoritratto di spalle rievoca la contemplazione interiore vs esteriore e viceversa, in un moto perpetuo, senza un inizio e una fine.
I luoghi che ho scelto sono gli spazi in cui mi riconosco, il posto interiore che posso ascoltare, decidendone il vettore di condivisione.
La scelta di stampare il progetto su carta velina nasce proprio dal bisogno di rendere materico il dialogo; il nastro adesivo come ausilio di adesione tra i dittici, per testimoniare simbolicamente l’inevitabile contaminazione nel vivere.
CREDITS
photographer: Roberta Manzin
https://www.instagram.com/robymnz/