“Tempospazio” di Valentina Ferrari

Un passo e poi un altro ancora, in cerchio, cominciando piano e sempre più veloce. Uno spazio limitato che si chiude e apre allo stesso tempo. Al movimento e alle possibilità. Un tempo, quello dello scatto, che cattura la luce – interlinea tra i passi – limitato. Nel perimetro di sei mattonelle e una manciata di secondi, si sviluppa “Tempospazio”. Movimenti circolari perchè quello che è successo è tutto già accaduto. Tempospazio è una riflessione sul primo gesto che porta al movimento, allo spostamento. Calibrazione di peso, respiro, equilibrio, sospensione, attesa, rilascio, velocità.

Valentina Ferrari: “La mia ricerca visiva con la polaroid parte dall’idea di una possibilità diversa da quella che la realtà coglie. Uno specchio attraverso il quale la deformazione può restituire una lettura intima del
paesaggio/oggetto/soggetto fotografato, alterando irrimediabilmente ciò che lo sguardo raccoglie.”

Bio:
Nata a Formia, tra mare e montagna. Classe ’91. Vivo e lavoro a Firenze. Il mio percorso artistico si sviluppa tra le discipline visive e performative dal punto di vista della ricerca: sul corpo, nella parola, nelle immagini. Una comunione di linguaggi che si rincorrono e si connettono, si mescolano, trovano forma e si contaminano.


ENG
One step and then another, in a circle, starting slowly and faster and faster. A limited space that closes and opens at the same time. To movement and possibilities. A time, that of the shot, which captures the light – spacing between the steps – is limited. Within the perimeter of six tiles and a few seconds, “Tempospazio” develops. Circular movements because
what happened has all already happened. Tempospazio is a reflection on the first gesture that leads to movement, to displacement. Calibration of weight, breath, balance, suspension, hold, release, speed.

Valentina Ferrari: “My visual research with the Polaroid starts from the idea of a possibility different from the one that reality grasps. A mirror through which the deformation can return an intimate reading of the landscape/object/subject photographed, irremediably altering what the gaze collects.”

Bio:
Born in Formia, between sea and mountains. Class ’91. I live and work in Florence. My artistic path develops between the visual and performative disciplines from the point of view of research: on the body, in words, in images. A communion of languages that chase and connect, mix, find shape and contaminate each other.

CREDITS

photographer: Valentina Ferrari
IG: valentinaferrari.artlab
Facebook: https://www.facebook.com/valentina.ferrari.10

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