“Il canto errante” di Valerio Magini

Quanta strada potrei fare – si chiese – quanta ne potrei fare lì, dove la strada neppure esiste?
Camminò nella valle e passò il monte, in inverno, e fin dove si posava il suo sguardo ebbe l’ambizione di arrivare.
La solitudine è una condizione dell’anima, lo sapeva bene e rimanere sola era l’unica parte di sé che sentiva come sua.
Difficile spiegarne le motivazioni – pensava rassegnata.
Poi scesa dal sentiero trovò qualcuno che da lei non fuggiva. Che pur non conoscendola decise di fidarsi.
E quella fu amicizia vera, potente, reale: fu una carezza e un sussulto… anzi no, fu subito amore e il vento soffiò così forte da portare altrove il suo canto errante.
© Valerio Magini
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CREDITS

ph: Valerio Magini
mua and model: Gaia Morellato

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