“La totale assurdità del quotidiano, nonostante il tempo; l’uomo si pone troppe domande: la fuga del tempo, lo scioglimento dell’amore… In genere è proprio lì che ci si vede meglio, ma continua a vivere con la solitudine. Le mie fotografie raccontano storie, riescono a parlare in modo diretto e inconscio al nostro cervello.
Sono autodidatta. Scatto in polaroid e in digitale. Voglio interrogare lo sguardo dello spettatore; ciò mette gli altri a disagio, obbligando gli altri a vedere il suo fine. C’è del bello nell’eterno.”
Haud Plaquette-Melin











CREDITS
photographer: Haud Plaquette-Meline