“Siete mai venuti a conoscenza della morte di un conoscente tramite Facebook? Come vi siete sentiti? Come avete reagito?
Le nuove forme di comunicazione come i social network hanno innescato nella società moderna nuovi metodi di commemorazione verso un defunto.
Mano a mano che la nostra società si sta digitalizzando, la difficoltà del rapporto con la morte si sta trasferendo anche al mondo dei social network, che sempre più spesso diventano uno spazio dove condividere i propri dolori e ricordi.
L’account della persona morta continua a rimanere attivo e le persone, amici o familiari, esternano sentimenti e ricordi continuando a scrivere messaggi struggenti e di cordoglio pur sapendo che il defunto non li potrà leggere mai.
Per molti, il lutto attraverso i social media è più comodo delle interazioni nella vita reale, non c’è la profondità delle emozioni come in una vera relazione.
L’approccio di Facebook alla gestione della morte è cambiato nel corso del tempo. Attualmente siamo arrivati a potere segnalare il proprio erede dell’account di Facebook, a cui andrà tutto il contenuto della propria attività social.
Le persone, da sempre costruiscono cimiteri e monumenti per mantenere vivo il ricordo, ora quei ricordi sono digitali.
Si è sempre pensato che, dopo un lutto, fossero i gesti a consolare le persone vicine al defunto: un abbraccio, uno sguardo complice, il silenzio del rispetto.
Oggi, una frase in bacheca, una foto postata sui social network, possono conferire le stesse sensazioni?”
Marta Moraschi
Credits
Photographer/Model: Marta Moraschi
Assistant: Daniele Chiari
marta.moraschi@libero.it