(Ilgiornaledellarte.com) Parigi, 16 gennaio 2014 – Parigi. Innanzi tutto, si sa, è un regista di fama mondiale. Ma David Lynch è anche artista plastico, designer, musicista, nonché fotografo. Una quarantina dei suoi scatti in bianco e nero sono esposti alla Maison Européenne de la Photographie (Mep) nella mostra «Small Stories», che si terrà fino al 16 marzo. Scatti che Lynch ha realizzato appositamente, su richiesta, per l’istituzione parigina del quartiere del Marais, e in cui si ritrova l’universo onirico, fantasmatico, spesso angosciante, che caratterizza già i suoi film. Il regista di «Velluto Blu» e della serie televisiva «Twin Peaks» ha pensato per la Mep una serie di piccole storie: «Le immagini fisse possono raccontare delle storie. La maggior parte delle volte, raccontano piccole storie. E talvolta capita che le storie più interessanti siano anche piccole. Ma, ha osservato il regista, le piccole storie possono svilupparsi per diventare grandi storie. Tutto dipende dallo spettatore. È quasi impossibile non vedere emergere una storia da un’immagine fissa. E trovo che sia un fenomeno magnifico».
Le sue fotografie, scure, inquietanti, risultato di fotomontaggi o sovrapposizioni, sono popolate da insetti giganti, corpi deformati, teste mozzate e busti senza teste. Lynch gioca con le proporzioni e la scala degli oggetti, reinterpreta il mondo a modo suo. I suoi interni sono abitati da fantasmi e figure astratte le cui parole escono dalla bocca in fumetti. Si penetra nel mondo enigmatico ed intimo dell’eclettico cineasta, artista a 360 gradi, nato nel 1946 a Missoula, nel Montana (Usa), che a Parigi ha già esposto le sue tele nel 2007 in una prima e grande retrospettiva alla Fondation Cartier.
Le piccole storie inquietanti di Lynch fotografo
