(Ilgiornaledellarte.com) Roma, 19 dicembre 2013 – Roma. È nata Restauratori Senza Frontiere Onlus Italia con un grande, ambizioso progetto: intervenire ovunque venga «messa in pericolo la salvaguardia del patrimonio culturale» nel nostro e di qualunque altro Paese.
Lo statuto parla di interventi in tempi di pace ma anche di soccorsi d’emergenza a causa di eventi bellici, calamità naturali, motivi economici o politici.
L’idea è venuta a un gruppo di noti esperti della conservazione e del restauro: i soci fondatori RSF sono infatti Paola Conti, Piero Coronas, Araldo De Luca, Marina Maugeri, Alessandra Morelli, Marina Pennini, Lucia Saccani, Susanna Sarmati, Carla Tomasi, l’A.R.I. (Associazione Restauratori d’Italia). Presidente è Paolo Pastorello.
La struttura è ancora in formazione, si contano per ora circa 650 adesioni. È nato anche un Comitato scientifico presieduto da una specialista in chimica dei materiali, Marisa Laurenzi Tabasso, lunga esperienza all’Iscr e all’Iccrom, che affiancherà il lavoro dei restauratori sul campo. Qualche nome tra i tanti: archeologi come Stefano De Caro (direttore dell’Iccrom), il direttore del Museo di Magonza Friedrich Von Hase, l’egittologo Francesco Tiradritti, gli storici dell’Arte Giorgio Bonsanti e Marcello Fagiolo Dell’Arco, docenti universitari in biologia, fisica, architettura ecc. Restauratori Senza Frontiere nasce insomma con grande slancio: è naturalmente una associazione senza scopo di lucro, formata da volontari. I soci si dedicheranno alla promozione e divulgazione della cultura in difesa dei beni di interesse artistico e storico e dell’ambiente: i fini saranno anche di utilità sociale ed economica, per promuovere il vasto patrimonio italiano che, attraverso l’industria turistica, potrà finalmente rivelarsi come una grande risorsa per il nostro Paese.
L’Associazione intende agire in collaborazione con le grandi organizzazioni internazionali umanitarie e di protezione civile. Vuole essere uno strumento nuovo di partecipazione: basato sul volontariato di esperti conservatori-restauratori, ma anche di «intellettuali della pratica conservativa», che hanno a cuore «l’etica della tutela» secondo le idee di Cesare Brandi.
Le forze e l’entusiasmo ci sono; ora si tratta di reperire le risorse, anche attraverso fondi delle istituzioni internazionali, per attuare programmi specifici in Italia e all’estero.
Ogni informazione in tempo reale sull’attività della Onlus Restauratori Senza Frontiere è reperibile su Facebook http://www.facebook.com/pages/Restauratori-Senza-Frontiere-Onlus-Italia/433400336771036?fref=ts.
È nata Restauratori Senza Frontiere, un’associazione di volontari per difendere e restaurare i beni culturali
