Oggi ArtAbout vi propone le tele di Natalia Cellini, che ci racconta qualcosa a proposito di queste:
Dal momento che il recupero della memoria storica e collettiva di un popolo si muove di pari passo con l’attenzione ai contesti dove si sono svolti i fatti, allora le tradizioni, gli oggetti e le fonti orali entrano a far parte della cultura e dell’identità di ogni individuo. Le radici di un uomo sono nella sua storia personale, in quella familiare, in quella locale e territoriale. Per questo abbiamo bisogno di salire sulle spalle del passato, del nostro passato, per innalzarci e spingere lo sguardo un po’ più lontano del contingente, di questo presente onnipotente dominato dal qui e ora. E se è vero che scopriamo nel mondo ciò che abbiamo dentro, è anche vero che abbiamo bisogno del mondo per scoprirlo. I protagonisti dei miei lavori sono gli oggetti, presenti “fisicamente” sulla tela; nell’oggetto stesso ciò che è per me fondamentale non è la particolarità, quanto il risultato dell’alterazione dovuta alla mano e all’uso, il modo in cui il fil di ferro è contorto, il legno inchiodato e sbiancato, i pizzi antichi ingialliti e logori. Deve rimanere l’oggetto trovato, sorpreso nelle sue occupazioni giornaliere o tratto dalla sua indolenza di povero scarto delle umane attività. La prima operazione consiste nell’introdurre gli oggetti trovati nello studio, così come si presentano nella realtà, senza sottometterli a deformazioni artistiche che ne modificherebbero la natura… Lì ogni reperto acquista potere, affiora tutta la carica emozionale che porta con sé, la possibilità di associarsi a altre forme e colori; e io non faccio altro che fissarlo, liberamente, al posto giusto, ma seguendo regole ignote che si stabiliscono nel tempo stesso in cui sto lavorando, nella continuità dell’opera. I materiali che uso come supporto e i reperti trovati e proposti all’interno dell’opera propongono sé stessi con il compito di chiarire quali sono i miei riferimenti culturali. Così ogni brandello di ferro o di legno si fa interprete del mio mondo e di tutta una serie di rimandi psicologici collegati con le mie radici e la mia storia esistenziale, con i luoghi e con le figure che mi hanno accompagnato e insegnato, facendo di me quello che sono adesso; perfino la tecnica usata (sabbie, gesso, polveri impastate e colorate a mano, le cere usate a mo’ di encausto, metodo comune nella pittura romana antica per proteggere e lucidare il dipinto realizzato) tendono a ricalcare l’eco della quotidiana fatica di ogni mestiere antico.
“A. S.” – Copyright Natalia Cellini
“Bosco di respiri e viluppi” – Copyright Natalia Cellini
“Cose che non ti riguardano” – Copyright Natalia Cellini
“Da me a te” – Copyright Natalia Cellini
“Il senso dell’acqua” – Copyright Natalia Cellini
“La crocifissione di Brooklyn” – Copyright Natalia Cellini
“Legami” – Copyright Natalia Cellini
Credits & Contacts
Artista: Natalia Cellini
natalia.cellini@libero.it