“Mad Parade” di Stefano Bonazzi

Stefano Bonazzi nasce a Ferrara. Autodidatta, appassionato d’arte moderna, grafica digitale, videoarte, dopo diverse attività svolte nel settore multimediale, decide di sperimentare le capacità e le tecniche di fotomanipolazione e post produzione. Da oltre dieci anni realizza composizioni e fotografie ispirate al mondo dell’arte pop surrealista. Le sue opere sono state esposte, oltre che in Italia, a Londra, Miami, Seul, Monaco e Melbourne. Come scrittore, ha esordito nel 2014 con il romanzo “A bocca chiusa” edito da Newton Compton Editore.

“Mad Parade” è la rappresentazione di un immaginario mondo claustrofobico. Un mondo, manipolato digitalmente, dove ogni scatto è pervaso da folle e impalpabile atmosfera di malsana sospensione. Come nel più delirante film di David Lynch, ognuna di queste immagini esalta gli aspetti più repressi e perversi dei suoi soggetti che, calati in un contesto (all’apparenza) rassicurante e protettivo, si abbandonano a comportamenti disinibiti, deliranti e spesso comprensibili solo alla luce del loro vissuto e della loro dimensione interiore.
A differenza delle altre serie, in cui l’ambiente circostante rappresentava un elemento ostile e per questo l’individuo era costretto ad assumere atteggiamenti di auto-conservazione e d’isolamento rispetto ad esso, in Mad Parade vi è un ribaltamento di prospettiva. L’ambiente non è più uno spazio aperto, bensì un luogo interno che diviene spazio interiore di chi lo occupa. È un guscio protettivo, una placenta che culla il suo ospite, un ambiente neutro e rispettoso di colui che ne viene accolto e avvolto. Non c’è giudizio che pesa addosso ai protagonisti di questa serie. Essi possono pertanto esprimersi in tutta la loro complessità, doppiezza, contraddittorietà di uomini, usufruendo di questo spazio franco e inaccessibile agli altri, impermeabile alla normalità conformata del resto del mondo. Qui possono compiere, al sicuro e indisturbati, la messa in atto della loro angoscia, nell’espressione, finalmente non più filtrata o trattenuta, del loro io più profondo, psicotico e allucinato.

© Copyright Stefano Bonazzi
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Credits

Photographer: Stefano Bonazzi

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