Dark City – Possible worlds
Il progetto Dark City poggia su due serie, “Possible worlds” e “Reality show”, ottenute con tecniche molto diverse tra loro, quella analogica, con l’utilizzo di polaroid, e quella digitale, con manipolazione grafica.
Viste spesso in contrapposizione, una più obiettiva e specchio della realtà, e l’altra più ambigua ed effimera, si rivelano invece due facce della solita medaglia.
Modellini di legno resi concreti da una pesante manipolazione e messi a nudo contemporaneamente da un’istantanea.
Mi piace affrontare il tema della realtà, mettere in discussione i nostri stessi sensi, lavorare sul confine tra reale e irreale, quel territorio onirico in cui niente è come sembra, dove le certezze svaniscono e le definizioni cambiano di senso. Io credo che uno dei compiti di un’artista sia quello di portare al limite le nostre convinzioni e credenze, metterle “sotto-stress” e vedere se reggono l’urto. Se resistono significa che hanno basi solide, se non lo fanno vanno probabilmente ripensate e ridefinite.
In questo lavoro aspetti “materici”, legati alla costruzione fisica della città, convivono con tecniche tradizionali di fotografia in studio e tecniche digitali di manipolazione, ed entrambe le serie ci mostrano un punto di vista diverso, ma con denominatore comune.
Dark City è inquietante, così come è inquietante perdere il contatto con la realtà, quando le differenze si fondono velocemente, i riferimenti crollano su se stessi e rimane solo la certezza del dubbio.
Francesco Romoli



















Credits & Contacts
Photographer: Francesco Romoli