FRANCESCA MONTINARO Ritratto continuo mod. 3.375.020.000

FRANCESCA MONTINARO Ritratto continuo  mod. 3.375.020.000
video installazione femminile, plurale

30 novembre 2013 – 5 Febbraio 2014
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti, 131 – Roma
Inaugurazione: sabato 30 novembre ore 18.00

(CS) Roma, 14 novembre 2013 –  In  occasione  dell’apertura  straordinaria  di  Una  Notte  al  Museo,  sabato  30 novembre  2013  alle  ore  18.00 alla Galleria  nazionale  d’arte  moderna  e contemporanea,  inaugura  Ritratto  continuo mod.  3.375.020.000, un progetto di  video  installazione  pensato  e  realizzato  dall’artista  romana  Francesca Montinaro,  con  la  curatela  di Maria  Vittoria  Marini  Clarelli,  art  promoter Ines Musumeci Greco e accompagnato da un testo critico di Miriam Mirolla. Ritratto  continuo mod.  3.375.020.000, riferito al numero approssimativo di donne
nel mondo, è un ritratto di gruppo al femminile in cui le singole donne, prese nel loro  insieme  e  valorizzate  nella  loro  singolarità,  sono  espressione  di  un  nuovo concetto d’identità sociale, incentrato sull’originalità individuale, sulla forza vitale e  sulla  convinzione,  tipicamente  femminile,  di  poter  influire  positivamente    sul futuro del mondo.

L’artista  chiede a ogni donna partecipante di riflettere sulla propria identità e sul proprio ruolo, e sintetizzarlo compiendo un gesto simbolico:  sporcarsi le mani per scagliare un messaggio al di là del video.Perchè “sporcarsi le mani”?  E’  un  invito  ad  agire,  esprimersi,  mettersi  in  gioco,  raccontarsi,  prendere  una decisione. Un messaggio scritto sulle proprie mani e lanciato a generazioni future.
Chi sono le donne coinvolte in questa prima fase del progetto? L’artista  ha  individuato  quattro  modelli  femminili:  le  spose,  le  suore,  le saleswomen door-to-door, le scultrici della parola. Tutte donne-icona, donne in divisa. Le  spose  con  i  loro  abiti  rappresentano  ancora  oggi  per  molta  popolazione femminile la tappa obbligata per l’emancipazione dalla famiglia d’origine. Le  suore,  anche  loro  in  abiti/divisa,  sono  le  prime  donne  a  seguire  una vocazione  personale,  le  prime  donne  ad  aver  studiato  e  lavorato,  donne  non recluse bensì aperte al mondo. Le  saleswomen,  la  cui  divisa  è  rappresentata  dall’ufficio/borsa,  sono  quelle donne che, negli anni 60/80, hanno attuato una rivoluzione sociale, economica e intellettuale, attraverso l’invenzione americana del door-to-door.  Le  scultrici  della  parola,  infine,  sono  tutte  quelle  donne  che  usando professionalmente  la  parola  come  veicolo  del  proprio  pensiero,  diventano  il salvacondotto per i pensieri di tutte le altre.
Tra le donne invitate a partecipare al progetto Dacia Maraini, Francesca Reggiani, Serena Dandini, Francesca Franci, Camilla Baresani, Roberta Torre, Myrta Merlino, Simona  Izzo  e  molte altre ancora.  Come  spiega  Miriam  Mirolla  “Donne  che,  con modalità  diverse,  hanno  trovato  una  via  alla  propria  identità  e  ora,  seguendo  le semplici quanto calorose indicazioni dell’artista, mettono in scena con orgoglio e consapevolezza  le  parti  simbolicamente  più  forti  di  sé:  il  volto,  il  corpo,  il pensiero.”

Come si arriva al messaggio scritto? Ogni frase scaturisce da una libera scelta della partecipante; poi la condivisione e la  scrittura  dei  messaggi  sulle  mani  avviene  insieme  all’artista,  in  un  processo artistico, intimo e corale al contempo, che l’artista chiama “viaggio dell’identità” .
Come si svolge l’azione?  E’ uno  spettacolo rituale, muto,  lento,  ipnotico:  seduta  su  una sedia girevole, la partecipante  si  mostra  di  spalle,  poi  si  gira  e  infine  mostra  il  messaggio  scritto
direttamente  sulle  proprie  mani.  Il  video-ritratto,  curato  in  ogni  dettaglio cromatico, di luce e di inquadratura, acquista quella straordinaria monumentalità tipica delle statue antiche ammirate dal basso.

Ritratto  continuo mod.  3.375.020.000   è  un  video-ritratto  collettivo  che  include tutte  le  donne  del  mondo.  Tutti  i  video-ritratti,  di  90  secondi  ognuno,  sono montati in sequenza e privi di audio. La durata complessiva dipende dal numero dei video-ritratti realizzati e in questa prima esposizione sono circa 300, divisi per modello e fruibili da 4 monitor da 75 pollici. Si tratta di un’opera costruita in parecchi mesi, fruibile dal pubblico in un tempo esteso, ciclico e occasionale. Il risultato finale è un linguaggio narrativo diretto e di  forte  impatto  visivi  i  cui  contenuti  sono  incerti:  si  sostanziano  ritratto  dopo ritratto.

Ufficio stampa  GNAM
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SCHEDA INFORMATIVA
Mostra              Ritratto continuo mod. 3.375.020.000

Una video installazione femminile, plurale. di Francesca Montinaro

Curatore    Maria Vittoria Marini Clarelli

Sede     Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle arti, 131  Roma
Sala delle colonne

Orari     Aperta al pubblico dal 1 dicembre 2013
Martedì-domenica 8.30 – 19.30; lunedì chiuso.
L’ingresso è consentito fino a 45 minuti prima della  chiusura.

Biglietto    intero 8 euro
ridotto 4 euro

Info                     0039 06 32298221
www.gnam.beniculturali.it

Realizzazione Video, Cast:

Regia: Francesca Montinaro
Assistente e organizzatrice: Clara Motta
Direttore della fotografia. : Francesco Di Giacomo
Organizzatore: Costanza Coldagelli
Montaggio: Valeria Sapienza
Make up: Gloria Pescatori, Flaminia Proietti
Assistente di scena: Marco Cardilli

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