Presentiamo oggi ai nostri lettori questo progetto fotografico realizzato dal collettivo Momos Group dal titolo “Hu-Circus, The Merchant of the Beasts”. Buona visione!
Hu-Circus nasce come collaborazione tra il Momos Group, collettivo di videomaker e fotografi, e MAKA, realizzatori di abiti e accessori elaborati con materiali presi in prestito dall’industria: plexiglass, acrilici e metalli. Il plexiglass è un materiale ad alto potenziale sintetico e polifunzionale.
Estremamente limitante a causa della sua rigidità, si adatta e valorizza il corpo solo se utilizzato con misura. Materialità e corporeità, staticità e movimento sono i principali concetti trasmessi dagli accessori MAKA, concetti che collimano e si materializzano in un disegno armonico e spiazzante nella location del Coffee Pot Circus nel quartiere romano di San Lorenzo, un luogo evocativo a metà tra gioco e memoria, un circo abbandonato fatto di strutture spoglie, di rovine di plastica e metallo, di fantocci di porcellana.
In questo luogo senza tempo, spazio d’incontro tra uomini e bestie, prende forma una storia. Lo Hu(man) Circus è il luogo dove i confini tra bestialità e umanità si assottigliano. Ci sono bestie dalle fattezze umane e umani dalle fattezze bestiali, di conseguenza le immagini che lo raccontano contengono a loro volta un’intrinseca dualità.
The Merchant of beasts. In questo regno dai confini indefiniti arriva, dunque, un mefistofelico personaggio, un mercante di bestie. Ad attenderlo c’è un’androgina domatrice che ha bisogno di una nuova bestia per il suo spettacolo. Dopo una breve contrattazione, la domatrice acquista la sua nuova fiera.
Alla storia segue, poi, “Another Story”, un’appendice che è rappresentazione favolistica dai toni glamour di una donna di plastica, metafora dell’anima del circo, incatenata al mondo in cui è nata e dove ineluttabilmente morirà.
Contacts & Credits