(Fanpage.it) Napoli, 18 novembre 2013 – Fotoritocchi delle più celebri pitture, bassorilievi e statue (anche il Pan vietato i minori a Londra) di carattere erotico. In questo consiste la mostra-provocazione “ErotiCAM, Gabinetto segreto II”, già censurata dalla soprintendenza dei beni archeologici di Napoli.
La Sovrintendenza archeologica ne ha bocciato la proposta, ma la mostra “ErotiCAM, Gabinetto segreto II” è riuscita comunque a trovare spazio al Cam diretto da Antonio Manfredi. A partire dal 28 novembre, infatti, gli affreschi di Pompei “reinterpretati” da artisti e personalità internazionali saranno esposti come “provocazione contro la censura” al museo di Casoria: uomini e donne nude saranno infatti accostate a statue e affreschi erotici di Pompei. L’idea è del trio artistico viennese TEAM[:]niel; l’obiettivo: “documentare e analizzare la reazione del pubblico”. “Perchè ospitiamo noi questa mostra? Perché siamo il Cam! – afferma Antonio Manfredi – Siamo da sempre politicamente scorretti, consideriamo la censura una forma liberticida e antidemocratica per frenare la libera espressione”.
La vera arte è eterna, quello che ci arriva dal passato, come nel caso degli affreschi di Pompei e di Ercolano, non ha perso la sua valenza estetica e sociale – spiega il direttore del CAM – solo quando si è davanti a qualcosa che ancora stimola l’immaginazione e colpisce dopo secoli si capisce realmente il linguaggio universale dell’arte, e allora perché non servirsene con un’accezione contemporanea? Perché non attualizzare qualcosa che è già presente? L’arte non ammette censura quando accompagna alla riflessione, all’indagine e alla comprensione. Ospitare questa mostra al Cam – prosegue Manfredi – significa continuare un discorso sul concetto stesso dell’arte senza confine e sulla sua divulgazione. Quando il messaggio giustifica il mezzo ben venga per gli artisti d’avanguardia infrangere le regole per ridisegnare nuovi equilibri.”
Tra i protagonisti dei fotoritocchi erotici, figurano gli artisti Hermann Nitsch, Antonio Manfredi e Carl Djerassi, padre della pillola anticoncezionale. Il titolo della mostra è legato al nome del luogo in cui sono conservati i ritrovamenti vesuviani di Pompei ed Ercolano, appunto il “Gabinetto segreto” all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Tra gli altri contributi artistici in mostra quelli di Veronika Bayer, Betty Bee, Manuel Werner Bräuer, Alberto Del Genio, Claudia Feyerl, Daniel Feyerl, Mauro Paparo Filomarino, Tone Fink, Patrick Gerdenits, Petra Holasek, Caterina Flor Gümpel, Patricia Iosif, Lorena, Marialaura Matthey, Conchita Wurst, Ronald Zöttl, Pluto Pompom e Anonymous Beauty.