(Lorenzo Mazza – www.artsblog.it) Parigi, 20 Settembre 2013 – Dalla Tour Paris 13, un edificio di nove piani lungo la Senna che sarà demolito fra poco più d’un mese, l’arte lancia un appello per salvare le città dal grigiore del cemento e dalle grinfie della burocrazia e della speculazione. Ci troviamo tra la Bibliothèque Nationale de France e la nuova Cité de la Mode et du Design. Chiamati da Mehdi Ben Cheikh della Galerie Itinerrance e Christian Omodeo di Le Grand Jeu, quasi 100 street e graffiti artist attivi a livello internazionale sono passati da qui dagli inizi di marzo 2013 ed hanno coagulato sulle pareti di questa torre tante energie creative differenti.
“Ho voluto portare il meglio della scena della street art a Parigi, e con questa mossa credo possa ritornare ad essere la capitale dell’avanguardia, come era prima della seconda guerra mondiale” dice Mehdi Ben Cheikh.
A differenza da quanto avviene in Italia, qui il progetto è stato lanciato dalla Mairie del 13° arrondissement di Parigi (la Circoscrizione 13) e coordinato dalla Galerie Itinerrance. 4500 mq di case popolari in attesa di demolizione e risistemazione, cioè uno ’spazio bianco’. Una zona urbana temporaneamente in disuso secondo le leggi francesi, che ne incentivano l’utilizzo come strumento di crescita culturale, sociale ed economica nella città contemporanea. Una volta che gli inquilini hanno trovato altre sistemazioni, gli artisti – 102, sono intervenuti in ciascun locale. Tra i nomi internazionali C215, Alexöne, Ethos, David Walker, Ludo, Inti ed eL Seed.
L’Italia – insieme al Portogollo, è fra le nazioni più presenti con il progetto ‘Il Piano’, curato da Christian Omodeo con il sostegno dell’agenzia Le Grand Jeu. Quindici gli artisti selezionati che hanno dipinto i 4 appartamenti del piano italiano. 108, Agostino Iacurci, Awer, Dado, Etnik, Hogre, Hopnn, JBRock, Joys, Moneyless, MP5, Orticanoodles, Peeta, Senso e Tellas.
Le Tour Paris 13, a Parigi la Babele della street art
